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L'affrescu di Costa Verde

Un affresco storico-memoriale


Questo affresco storico-memoriale si inserisce in un quadro di conservazione e promozione della memoria locale. L'idea era, infatti, quella di onorare le memorie comunali e intercomunali attraverso una rappresentazione artistica. Così, dopo aver effettuato un'indagine sul campo per raccogliere queste memorie locali, l'equipe di ricercatori del progetto Paoli-Napoléon dell'Università della Corsica ha contattato l'artista Hugo Peter ,detto 'Piombu', affinché immortalasse, nella pietra, il ricordi e la fantasia degli abitanti.

L'affresco di Cervioni è il primo del suo genere ad essere realizzato, ne seguiranno altri in tutto il territorio isolano. Contribuendo a distribuire i flussi turistici verso l'interno dell'isola, costituiranno soprattutto, una volta riuniti, un vero pellegrinaggio commemorativo della storia e della memoria dei Corsi. Promuovendo il turismo culturale e memoriale, questo progetto è soprattutto di natura educativa e permetterà in particolare agli scolari di tutta l'isola di apprendere in modo diverso alcuni aspetti della storia della Corsica.

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Al centro dell'affresco , coronato da una corona reale, si erge maestoso Théodore de Neuhoff (1694-1756). Nel 1736, quando sette anni fa erano iniziate le rivoluzioni in Corsica, questo misterioso viaggiatore sbarcò sull'isola, ad Aléria, roccaforte dei Matras, una delle famiglie corse più potenti dell'epoca.

Con la pretesa di poter portare al culmine la Rivoluzione e costruire uno Stato indipendente separato dalla Repubblica di Genova, Teodoro fu incoronato re di Corsica nel convento di Alesani il 15 aprile 1736.

Il suo regno fu effimero, ma produttivo. Al di là del nuovo respiro che diede alla Rivoluzione, gettò le basi per uno Stato veramente indipendente: fu redatta una Costituzione, coniò la moneta e progettò l'apertura di un'Università. La memoria locale è divisa al riguardo. Se alcuni racconti orali fanno di lui il liberatore dei Corsi, altri lo considerano un vanitoso avventuriero in cerca di ricchezza. Si dice anche che sia fuggito con le casse piene di monete. Ma la letteratura extracorsica, come il Candido di Voltaire , ha senza dubbio molto a che fare con questa immagine negativa che sarebbe bene riconsiderare oggi. Ai lati di Théodrore sono rappresentati i simboli della vita rurale e tradizionale della Corsica.

Sono raffigurati tre uomini che cantano una paghjella, un canto polifonoco a tre voci, simbolo della musica tradizionale corse e mediterranea

On the left, two women. The first standing and proud, located in front of a green chestnut tree, once an essential element of the economic and social balance of Corsica. This motif represents the resilience and strength of women who faced difficult rural life alongside their husbands. The second woman is shown practicing “Ochju”, a prayer based on a syncretism between paganism and Christianity, which chases away evil and evil spirits. In this way, it symbolizes an imagination made up of beliefs, legends, and myths.

Nella parte sinistra dell’affresco, Mario Emanuele Matra e Pasquale Paoli, due personnagi emblematici dell’isola, si scontrano violentemente per il potere. Tra il 1755 e il 1757, data della morte in combattimento di Matra, i sostenitori dei due uomini combatterono una bataglia sanguinosa ed equilibrata durante la quale molti perirono. Le case degli avversari furono bruciate,alberi e giardini rasi al suolo e talvolta si ricorse alla presa di ostagii. Se Paoli, uscito vittorioso da questo conflitto, è oggi divenuto una figura consesuale in Corsica, la memoria locale lega piuttosto i territori della Costa Verde al campo di Mantra. I castagneti bruciati nella regione dai Paolisti hanni segnato particolarmente questa memoria.

Nell’afresco sono rappresentati anche due edifici religiosi :

Sulla destra c’è la Cattedrale di Sant’Erasmo di Cervioni. Simboleggia l’onnipresenza della religione in Corsica.

Sulla sinistra vediamo la piccola cappella di San Mamilianu attorno alla quale si è sviluppata la leggenda della Calagnetta.

A destra è raffigurato Napoleone Bonaparte che scruta il mare, questo infatti caratterizza una leggenda locale piuttosto tenace secondo la quale l’imperatore decaduto, poi esiliato all'isola d’Elba, torno per una notte nella sua isola natale. Avrebbe attraccato a Moriani e avrebbe trascorso la notte presso “Marie Elisabeth Sicurani”, vedova del genrale imperiale “Jean-Baptiste Cervioni”.


Altri elementi presenti nella memoria isolana non hanno potuto essere rapprensentati nell’affresco per ragioni techniche ed artistiche. Tra questi figurano l’umorista Grossu Minutu, le cui battute rimasero ancorate alla tradizione, Louis Grossu Minutu, le cui battute rimasero ancorate alla tradizione Louis Grafferi, proclamato generale della Nazione corsa nel 1735, allora primo ministro di Théodore de Neuhoff, nonché Ange-François Mariani, l’inventore dell’antenato del Coca-Cola che forniva le sue bevande farmaceutiche al Papa. Nella memoria loclale è presente anche il villaggio di Pinzu, che rifuito di riconoscere l’autorità francese e si dice si sia arreso allo Zar di Russia. Il genrale Jean-Jaques Ambert avrebbe fatto assassine le donne e gli uomini di questo villaggio e i sopravvissuti avrebbero trovato rifugio in una grotta.

Al di fuori del periodo interessato, la memoria intercomunale ha conservato il ricorde dell’aeronota nel 1886. Infine la partenza massiccia di migliaia di corsi verso le colonie e poi le due tragedie del XX secolo, e la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, occupano ovviamente un posto di rilievo nella memoria locale


L'artista Piombu

Testimone del suo tempo e del suo territorio, Piombu è un graffitista che ha fatto della strada e dei muri il suo mezzo per esprimere i suoi stati d’animo in generale attraverso 3 colori, nero, rosso e bianco. Una miscela esplosiva che uniche simbolismo isolano e street art che esprimere attraverso i suoi affreschi, i suoi disegni e i suoi dipinti. Artista impegnato, queste opere mettono in discussione il futuro di questa terra e denunciano in particolare la dilagante concretizzazione. Sia con le matite che con la vernice spray, Piombu esplora l’arte grezza nella speranza di avere un impiatto e sensibilizzare l’opinione pubblica.

Attraverso questo lavoro, esplora gli eventi significativi e le figure emplematiche della regione, offrendo cosi un’audace reinterpretazione del nostro patrimonio culturale.

Per saperne di piu : www.piombu.corsica


Il programma Paoli Napoleone

La Corsica ha una tradizione politica insolita, stata in particolare la sede di un’esperienza repubblicana innovata nel XVIII secolo(un regime democraticoe secolarizzato, che pone l’istruzione al centro dell’azione pubblica, dotato di una costituzione applicabile contro il governo e di un sistema di controllo per funzionarieletti...). tra le notevoli innovazione di questo pensiero politico caratteristico dell’illumismo ,ricordiamo il diritto all’autodeterminazione dei popoli, la nazione, la nozione in senso moderno, nonché il diritto alla felicità che ritroveremo qualche anno doppo in la dichiarazione di independenza americana. Questa tradizione politica fu incarnata da un capo di Stato, Pasquale Paoli, ed esercito un’influenza determinate sull’azione di Napoleone Bonaparte, che in questo clima intellettuale aveva compiuto il suo apprendistato politico.

Il programma “Paoli-Napoléon” mette in risalto questa esperienza he ha avuto un impatto duraturo sul pensiero politico corso, anche nelle sue attuali estensioni.

Questo programma si compone di due componenti: la prima (scientifica) ha già dato luogo a numerosi seminari e convegni internazionali, nonché alla creatione della rivista Lumi dedicata agli studi sull’età dell’Illuminismo e delle rivoluzioni; la seconda parte (valorizzazione-sviluppo) è particolarmente orientata all’economia della cultura. E nata una partnership tra il laboratorio LISA (CNRS) dell’Università della Corsica e le comunità di Costa Verde, oriente e Fiumorbu-Castellu. Questo partenariato riguarda da un lato il campo educativo e patrimoniale e dall’altro lo sviluppo economico e sociale (in particolare orientato al turismo culturale e della memoria attraverso una rete territoriale di interesse per i diversi comuni delle intercomunità). Segnaliamo infine che il programma Paoli-Napoléon è integrato nella cattedra UNESCO “Devenir en Méditerranée”